mercoledì 26 dicembre 2012

Kobo Glo



Fare regali è un arte.
Devi essere originale e saper stupire donando qualcosa di desiderato ma senza mostrare di saperlo.
Ma, cosa più importante, se il regalo è per qualcuno a te molto vicino (che so, tipo la ragazza tua), devi regalare qualcosa che piaccia pure a te. Perciò niente gioielli, soprammobili buffi, robe per la cucina (che risulteresti anche maschilista), cosmetici o altre amenità inutili. Individuare il punto di unione, la passione comune, e colpire lì.
Faccio un esempio, del tutto frutto della mia immaginazione. La mia ragazza è un accanita lettrice. I libri sono il suo pane quotidiano e leggere per lei è come respirare. Anche a me leggere piace. Perché mai dovrei allora regalarle uno sbrillocco che diciamocelo non serve a niente quando invece le potrei regalare un fighissimo eReader? Che poi lo faccio soprattutto per salvaguardare la foresta amazzonica e quei poveri alberi che sono il polmone verde del pianeta Terra. Rendo felice la donna e greenpeace. E anche il bambino cinese che si guadagna la sua ciotola di riso quotidiana.
Tronfio della mia scelta così altruistica mi rimane solo da scegliere quale eReader comprare.

Se non ci fosse la marca mica li distinguerei...


Il cerchio si stringe immediatamente su due prodotti. Da una parte l'osannato e famoso Kindle e dall'altra la new entry Koblo. Il primo è il figliol prodigo di Amazon, che può vantare la sconfinata libreria del sito inglese e il fatto di essere divenuto ormai uno status symbol. E se una volta era un oggetto un pelo proibitivo per offrire una sola funzione (quella di leggere, appunto) in un mondo sempre più multitasking, giunge a noi oggi molto ridimensionato nei prezzi, grazie soprattutto all'invasione dei tablet. Il Kobo invece è figlio del suo tempo e piomba sul mercato con l'intenzione di andare a pestare i piedi al numero uno inglese. E ci riesce decisamente bene. Stesso prodotto, stessi prezzi. E se da una parte il Kindle ha Amazon (che diciamolo, nella sua versione inglese è senza pari, ma in quella italiana mica è chissà chè) il Koblo ha Mondadori. Che in Italia mica è robetta (evitiamo discorsi politicizzati, please). Rimane allora di buttarci sulle specifiche tecniche. I due oggetto propongono diversi prodotti, che rientrano all'incirca nelle stesse fasce. Lettori base con schermi ink, lettori con schermi paperwhite/glo illuminati, e delle cagate a colori che non hanno nessun senso perché retroilluminati.
Ultimamente il Kindle ha tirato fuori anche una versione del suo paperwhite con il 3g. Anche se è molto confuso il tariffario e la funzionalità. Dicono che è gratis ma dipende (da che? bho!). E lo puoi usare solo per acquistare i libri su Amazon. Onestamente mi pare una cazzata.

Un eReader retroilluminato ha senso come un semaforo ad una rotatoria...


Ergo, stessa ottima tecnologia, stessa grandezza (il Kindle è uno sputo più grande ma il monitor è identico al Kobo) sistemi operativi molto simili. I nerd dicono che il Koblo è un passo avanti, con un sistema leggermente migliore e che offre nerdate in stile gamification (percentuali di lettura, "livelli" raggiunti e sbloccati e tutto condivisibile a livello social).

Leggono gli stessi formati. Tranne che il Kobo, ovviamente, non si fila i formati kindle (per colpa di amazon). Ma in più al suo rivale legge .cbr e .cbz (i formati dei fumetti).

Alla fine ho scelto il Kobo Glo (che è la versione con le luci integrate... che è la vera svolta) in barba al Kindle. L'esperienza di lettura su un eReader è fantastica. Sembra sciocco da dire ma "sembra di leggere un libro vero". E per me che sono abituato a bruciarmi gli occhi leggendo sull'iPad è stata un esperienza formativa. In questi giorni che sto fregando il Kobo alla mia ragazza difficilmente poi riesco a tornare il mio dispositivo della Apple.

Inoltre sull'internet si trova quasi tutto. Sia legalmente che non.

La mia ragazza è felice, gli alberi in Amazzonia anche e il bambino cinese che ha assemblato il mio Koblo (ehm... della mia ragazza) oggi  darà da mangiare a tutta la famiglia.

So sacrifici.

RT


EDIT

Ieri mi sono ritrovato a parlare con RRobe circa il confronto Kindle vs Kobo. La prima cosa che sosteneva (a discapito anche dei nuovi prodotti amazon) era il fatto che il miglior dispositivo rimaneva il Kindle non touch ma con i tasti, perché disposti sui lati e che danno perciò la possibilità di tenere il dispositivo in una mano scorrendo le pagine con la stessa. Questo è un problema solo per chi ha già avuto un eReader "normale". Per chi, come me, si è avvicinato per la prima volta a questi device con la versione touch il problema non esiste. Io fino a ieri leggevo libri di carta che dovevo tenere con due mani e che dovevo sfogliare usandole entrambe. Per me nessun trauma. (senza togliere che la mia ragazza, quella a cui in teoria ho comprato il Kobo, le mani le ha troppe piccole per fare questo trick)

Il secondo punto verteva sulla libreria Amazon. Si, è la migliore. Ma niente mi vieta di poter attingere da essa. Infatti posso tranquillamente acquistare si Amazon e poi convertirmi i file .azw in .epub con un paio di click. In circa due minuti ho acquistato un libro su amazon.it, l'ho caricato su Calibre (programma fondamentale che trovate QUI), l'ho convertito e l'ho caricato sul Kobo (dallo stessoCalibre, che ha riconosciuto il dispositivo e ci si è sincronizzato immediatamente senza manco chiedermi niente). Semplice e indolore.

Inoltre mi sono accorto solo adesso che i Kindle non supportano i formati .epub che sono i più diffusi (e dicono anche i migliori) sull'internet. Perciò l'utente Amazon deve anche lui farsi la conversione per buona parte dei libri che trova on-line.

Concludendo il Kobo legge .epub / .cbr / .cbz (ovvero su Kindle non puoi leggere fumetti nell'unica maniera degna) in più del Kindle e con un paio di click ho comunque tutta la libreria di Amazon.

Se prima pensavo che i due prodotti fossero alla pari, ora inizio a pensare che il Kobo sia anche meglio. E a chi mi dice che dietro c'è Mondadori rispondo che nessuno vi vieta di comprarlo on-line libero da ogni vincolo con Mondadori.

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