lunedì 22 aprile 2013

Evil Dead [La Casa remake]


Da ragazzino non ho mai visto film horror. Mio padre trovava fosse normale farmi leggere i romanzi di Elmore Leonard e Joe R. Lansdale, ma era convinto che gli horror mi avrebbero impressionato. Da questo contocircuito educativo deriva la mia fascinazione/repulsione per l'horror. Al cinema sono praticamente una scream queen, a casa li guardo con tutte le luci accese e poi dormo abbracciato alla spada laser (notoriamente il miglior modo di difendersi da un assalitore notturno).


Detto questo capirete che, il mio giudizio sul remake della casa, sarà leggermente influenzato dal mio terrore infantile difronte a sangue, innalzamento del volume della musica nelle scene di tensione, amputazioni varie e gli inevitabili ritorni del mostro/killer di turno. Io sono il sogno bagnato di un regista di film horror.



Certo c'è da dire che Fede Alvarez ne mette in campo parecchi di trucchi per far vacillare il mio dubbio coraggio, nell'ordine assistiamo a:

1- Femmina che vomita sangue in faccia a un'altra femmina.
2- Femmina che si cuoce viva sotto la doccia bollente.
3- Femmina che si deturpa il viso con una scheggia di vetro.
 4- Accoltellamento con una siringa.
5- Suddetta siringa estratta da una palpebra.

6- Femina che si taglia in due la lingua con un taglierino.


Più varie altre amenità che tanto farebbe piacere infilare tra le diopositive del viaggio in India che vi propinano gli zii a ogni festa comandata (sì in famiglia da me ancora usano le diopositive).

L'anno scorso è uscito un film drammaticamente geniale scritto da Whedon che si intitolava Quella Casa nel bosco. Il film sostanzialmente metteva sul tavolo operatorio il genere horror e lo vivisezionava che manco con l'alieno di Roswell ci erano andati tanto pesante. Da quel momento avevo paura che la paura del genere mi avrebbe abbandonato... beh grazie a Fede Alvarez, non ho più paura di non avere paura. Il remake de La Casa dimostra che si possono ancora portare al cinema film duri e crudi, conditi da litrate di sangue e senza neanche mezzo occhiolino al pubblico in sala.


Grazie Fede, tormenterai i miei sogni per molte notti.

P.S.
Alla fine del film c'è un cammeo di Campbell. Alla fine del film sono uscito il più in fretta possibile dalla sala, che mi tremavano le mani. Ergo mi sono perso l'apparizione di Bruce. Non fate il mio stesso errore.

MM

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