domenica 22 settembre 2013

The Legend of Korra: Seconda Stagione


Vi avevo già parlato di The Legend of Korra QUI. Per chi fosse davvero pigro e non vuole rileggere l'articoletto, riassumo dicendo che il seguito (che però fa storia a sé stante) dei The Last Air Bender, è un cartone davvero con gli attributi. Una di quelle produzioni americane che non si mettono a prendere per il culo i bambini, ma che mettono su una storia matura e ben scritta che ha, come ulteriore attrattiva, delle splendide coreografie di lotta e la creazione di un mondo vivo e palpitante.

Guarda The Legend of Korra o te meno.

Aspettavo con ansia la seconda stagione. La mia prima paura era che fosse andata perduta quella maturità di contenuti che caratterizzava la trama della prima. La scorsa settimana è andata in onda la premiere degli episodi 1 e 2 e le mie paure sono svanite come neve al sole.


Dopo una prima stagione incentrata sull'accettazione da parte di Korra del suo ruolo di Avatar e la formazione del gruppo di comprimari, questa seconda parte a cannone con due belle tematiche: la prima è evidentemente la prima è evidentemente la famiglia. Korra, come succede ad ogni adolescente prima o poi, scopre la fallibilità del padre, il maestro Tenzen riallaccia i rapporti con i fratelli e vede sotto nuova luce il rapporto di favore che il padre aveva con lui, in quanto suo unico erede airbender. Poi c'è il rapporto complicato fra il padre di Korra e il fratello, signore delle tribù del polo Nord; rapporto conflittuale che sfocia in una possibile guerra civile fra nord e sud.

Tipo che il padre di Korra è Steven Segal col collo taurino.
E infine ci sono gli spiriti. Sono gli spiriti della natura di Miyazaki, nè più nè meno, arrabbiati perché l'uomo ha dimenticato la sua natura animale e in grado di trasformarsi in dei veri mostri. Le creature hanno un design stupendo e, quando si arrabbiano, un aspetto inquietante che non ti aspetti in un cartone per bambini. 



Tutta la serie immagino ruoterà attorno a questi due temi: il rapporto con la propria famiglia e quello con la natura. Direi che funziona alla grande, che c'è tanta carne al fuoco e una professionalità, sopratutto nella scrittura, fuori dal comune. Non mi sento neanche un po' scemo a vedere un cartone su nickelodeon a 26 anni, il che è un bene, più prodotti come The Legend of Korra, vogliono dire più ragazzini che sanno distinguere una buona storia da una brutta, che cresceranno e cercheranno altre storie a livello, che non si accontenteranno di una televisione priva di contenuti. Direi che è una cosa importante allevare bene le nuove generazioni di lettori\spettatori. In questo senso mi riprometto di vedere Le Straordinarie Avventure di Jules Verne, un progetto italiano capitanato da Artibani, il mio idolo d'infanzia.

MM

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