giovedì 31 ottobre 2013

THOR - The Dark World [rece]



Mi siedo nel cinema accanto a Mauro Uzzeo, con il quale  inizio una piacevole discussione circa la teoria "i secondi tempi dei film Marvel fanno cacare". I motivi per questo deficit, manco fosse ormai diventato un marchio di fabbrica, sono  molteplici. Riassumiamoli tutti con la semplice giustificazione che scrivere il terzo atto di un film è la parte più difficile e solitamente lo sceneggiatore di turno mette una toppa con un guzzantiano/gezziano "famo un terzo atto di menare". Per carità, in un film di supermenare ci sta anche bene, ma fatico a ricordarmi un finale epico, emozionante, coinvolgente, sbalorditivo, originale in uno dei film Marvel. (Iron Man 3 non fa fede... che non è un film di supereroi...)
Sono tutti una inesorabile parabola discendente.
Ma lo spettacolo inizia ed io e Mauro veniamo interrotti dalle pagine dei fumetti Marvel che scorrono sullo schermo a rivelare il logo della casa editrice ameriganza.

Circa due ore dopo, quando le luci si riaccenderanno, io e Mauro ci guarderemo colmi di vergogna. La Marvel ci avrà smentito su tutta la linea.

Sia chiaro, nel secondo tempo di Thor - The Dark World, il nostro biondo asgardiano mena si come un fabbro, ma con classe.

Ma andiamo con ordine.

Gli elfi oscuri stile Teletubbies

Il film si apre con uno spiegone alla Signore Degli Anelli, con elfi oscuri che si menano con gusto con le forze del bene, in cui ci viene presentato un cattivo utile quanto un semaforo su una rotatoria e dallo spessore di un foglio di carta riciclata. Lo sopporti per tutto il film solo perché è il motivo scatenante degli eventi. Non dico che mi devi presentare ogni volta un Darth Vader, ma almeno provaci sarebbe degno di nota. Un cattivo che agisce da cattivo con la sola giustificazione di essere cattivo non regge, non ha mai retto e mai reggerà.
Ma in fondo non è lui il fulcro del film, e ci sono altri personaggi su cui la storia vuol fare girare le sue trame.

Dopo questo preambolo, in cui non sei ancora abbastanza caldo per dedicarti allo sport del "ma che caz...?" e che perciò ti godi con disilluso piacere, il film si proietta in un oretta di mediocrissimo cinema inerpicandosi tra spiegoni inutili e reiterati più e più volte (manco lo spettatore fosse un povero idiota); cliché in cui il cattivo si fa catturare per colpire dall'interno; buchi di trama e forzature in nome di un apparente fluidità (ma che se ti fermi un attimo a riflettere nulla ha davvero senso). Insomma un discreto e noioso WTF?

Nel film gli mettono gli occhiali da nerd, un cappello e gli coprono le tette... ma non basta a renderla meno figa della Portman...


Si salva qualcosa in questa prima metà? Si, i primissimi minuti (perché ancora non sei saturo di spiegoni), alcune scene comiche che vertono tutte sui personaggi terrestri (con una Portman quasi messa in ombra da Kat Dennings, nonostante non mostri le tette) e un design di ambientazioni e mezzi davvero fico (quando non sono scopiazzate da Giger).

Poi avviene il miracolo.

Entra in scena Loki.

Ecco il protagonista del film...

E tutti (regista, sceneggiatore, fotografo, reparto cgi...) decidono che fino ad adesso hanno girato na mezza schifezza ma c'è tempo per la redenzione. C'è tempo per dare al mondo un film Marvel con un secondo tempo non solo migliore del primo, ma migliore di quasi tutto ciò che la casa delle idea abbia prodotto fino ad oggi.

E tutto diventa bello.
Lo script tedioso diventa improvvisamente ispirato e divertente, dando un senso a quasi tutto ciò che ha messo in gioco nella prima parte. Snocciola il rapporto tra Thor e Loki, approfondendo il personaggio del fratello cattivo con le sue ambiguità tra pentimento e vendetta, rendendolo per una buona parte il vero protagonista del film.
Il regista decide che è arrivato il momento di divertirsi e mette in piedi un combattimento finale originale e imprevedibile, sfruttando un elemento della trama traballante ma giocandoci con grande sapienza.
La comicità è irresistibile e per un attimo sembra di star guardando un film scritto da Steven Moffat o Edgar Wright.

Il secondo tempo di Thor - The Dark World è la meglio roba girata dalla Marvel.

Rimane il grande rimpianto che non sia così anche per la prima parte. Fosse stato il contrario ci saremmo trovati davanti al miglior film sui supereroi di questo nuovo corso.

Lo consiglio? Vivamente, perché la pazienza con cui affronterete la prima ora sarà ampiamente ripagata dalla seconda!


RT


p.s. Si, c'è il finale dopo i titoli. Anzi ce ne sono due. Uno dopo i titoli di coda artistici dove si svela parte di trama futura e viene introdotto un nuovo personaggio (che sembra uscito fuori da una puntata del Doctor Who). L'altro dopo i titoli di coda veri e propri che chiude un paio di cose lasciate aperte durante il film. Da vedere.


Thor che omaggia Tron che omaggia Star Wars che omaggia....







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